domenica 15 giugno 2008

La febbre del sabato sera


Signori e signore, ledies and gentleman, madame e monsieur, ieri sera vi siete persi la seconda messa in scena dell'ormai noto spettacolo sulla vita di Puccini... buon per voi: conosco almeno trenta persone che non sono state altrettanto fortunate. Lo show è stato anche ripreso con la videocamera...2 ore e un quarto di spettacolo... siamo riusciti a ridurlo di un quarto d'ora, per cui se facciamo i conti, alla velocità di un quarto d'ora a serata, tra un paio di mesi dovremmo aver raggiunto una lunghezza soppotabile. Una cosa però va detta: gli attori sono stati un portento. Non tanto per la qualità della performance, quanto per averla fatta, la performance! Il protagonista si è fatto tutto lo spettacolo con un filo di voce, un'attrice con la schiena bloccata, ed un'altra con una tosse da paura dovuta ai 5-6 centimetri di polvere che ricoprivano ogni cosa. Sinceramente, c'è di che essere orgogliosi.

sabato 7 giugno 2008

Novecento

"Tutta quella città, non se ne vedeva la fine...per cortesia, la fine, si potrebbe vedere la fine?!?!? E il rumore..Su quella maledettissima scaletta era tutto molto bello..ed io ero grande nel mio cappotto cammello, facevo un figurone, ed ero sicuro che sarei sceso, garantito, non c'era problema...Ma poi...primo gradino, secondo gradino, terzo gradino...Primo gradino, secondo gradino.. Non fu quello che vidi che mi fermò, fu quello che non vidi...quello che non vidi...Riesci a capirlo???.quello che non vidi...La cercai.. la cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto ma non c'era una fine. Quello che non vidi ? dove finiva tutto quello. La fine del mondo...Prova ad immaginare un pianoforte..:i tasti iniziano, i tasti finiscono. Tu sai che sono 88 e su questo nessuno può fregarti...Non sono infiniti loro, Tu sei infinito e su quegli 88 tasti infinita è la musica che puoi suonare..Questo a me piace, questo sì, si può vivere..Ma se salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera con milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la verità, che non finiscono mai..beh, allora quella tastiera è infinita..ma se quella tastiera è infinita non c'è musica che puoi suonare...ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio..Ma le vedevi le strade????Anche solo le strade, ce n'erano a migliaia...come fate voi laggiù a sceglierne una???A scegliere una donna...Una casa che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire....Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce...o quanto ce n'è...Ma non avete paura, voi altri, a finire in mille pezzi solo a pensarla quell'enormità??..a viverla...Io sono nato su questa nave..ed anche qui il mondo passava, ma a non più di duemila persone per volta...E di desideri ce n'erano, sì...ce n'erano ma non più di quanto possano stare su di una nave fra una prua ed una poppa...Suonavi la tua felicità su di una tastiera che non era infinita..Io ho imparato a vivere così...la terra, quella è una nave troppo grande per me. E' un viaggio troppo lungo.E' una donna troppo bella.E' un profumo troppo forte. E' una musica che non so suonare.Perdonami amico ma io non scenderò da questa nave, non scenderò..al massimo, posso scendere dalla mia vita..."


E' un libro meraviglioso, sicuramente uno dei più belli che abbia mai letto. Con il corso di teatro che frequentavo 2 anni fa ne abbiamo anche fatto uno spettacolo di fine anno, e sarà per il gruppo, che era un bel gruppo, sarà per il testo, è stato uno dei pochi spettacoli che mi sono rimasti nel cuore...e quando ho recitato queste parole...come le ho sentite mie...come la vorrei, la mia nave, la nave che comincia e finisce e si vede tutta...

giovedì 5 giugno 2008

Per paolo


Che dici...questa le somiglia un po' alla "tua" casa sul lago? (cliccaci sopra, magari così la vedi pure...). Manca la nebbia... non sono riuscita a trovare la nebbia...l'avevo cercata sai? Ma niente...cioè, la nebbia c'era anche, ma mancava la casa e il lago...2 su 3 non è male, però!

domenica 1 giugno 2008

Mah!


Ogni tanto parto...mi faccio dei film...quando proprio non so da che parte raccapezzarmi per
gestire il mio cervello, mi assento, e me ne vado in un posto indefinito, un posto che non esiste da nessuna parte, dove io possa sentirmi come non mi sento mai. Un posto dove, per magia, la mia testa pensi di meno, e viva di più, un posto dove il mio stomaco si attorcigli un pò meno spesso su se stesso, un posto dove "rassicurante" non debba per forza fare coppia con "limitato". Non c'è un posto così, e il primo imbecille che mi dice una roba tipo "cercalo dentro di te" oppure "magari è sotto il tuo naso", lo espello dal blog...uomo avvisato...perchè tanto uomo sarebbe...va bene va bene...scherzo, che nessuno si offenda per carità! Comunque, giusto per dare un' idea, stasera la mia mente se n'è andata in un posto che somiglia a quello che vedete qui sopra...